Cara Malù, potrei raccontarti delle vicissitudini legate al trasloco , del mio ritorno di fuoco alla guida , dell'invasione di formiche in casa, di come il mio umore stia facendo numerosi giri sulle montagne russe ma c'è un argomento molto più urgente e importante di cui ho assoluto bisogno di parlarti. Un mese fa mi trovavo a fare aperitivo con due delle Pippe per salutarci prima del trasloco e delle vacanze estive e la Luisa (sì, sempre lei, quella che ha la turba dell' ascella ) ha tirato fuori una storia che mi ha turbata non poco ..ma partiamo dall'inizio.
Cara Malù, quando ti ritrovi perennemente alle calcagna di un piccolo Vichingo..anzi..quando ti ritrovi perennemente un piccolo Vichingo alle calcagna perché è estate, tutti ti mollano e ti dai al telelavoro fino a settembre, magari da casa dei suoceri in campagna, ma solo in quelle (poche) ore dedicate al pisolino, vieni catapultata in un mondo che non ti ricordavi più esistesse. Il Vichingo spessissimo mi implora (...ordina...) di fare le "bbolle, bbolle, mamma, bbbbooolle" , sfoderando un accento lievemente barese che non capisco bene da dove possa essere uscito. Così, faccio bolle finché non mi gira la testa . Hai mai fatto caso al rumore che fanno le bolle di sapone quando toccano terra? Fanno proprio " pok, pok " ma con un tono più acuto, come fosse un campanellino ovattato. Soprattutto se ne scoppiano decine all'unisono. Quasi il suono che nei cartoni animati attribuiscono al battere d'ali di una fatina. immagine tratta dal web
Cara Malù, Tata Pia se n'è andata da cinque minuti e oggi è stato il suo ultimo giorno con noi. Sì, lo so, non è morta; sì, lo so, non è partita per la guerra; sì, lo so, abita a circa venti minuti in macchina da Sampierdarena (in realtà col traffico possono diventare quaranta); sì, lo so, ci rivedremo presto, del resto si dice sempre così; sì, lo so, Lorenzo starà con la sua adorata nonna paterna e poi a settembre inizia l'asilo. Però mi viene da piangere . E ho il magone. E son qui in cucina a ricacciare indietro le lacrime bevendo caffè d'orzo col latte e azzannando una brioche alla marmellata per consolazione che Lorenzo non deve vedermi, che lui non ha capito bene che ci sarà un distacco e forse neppure ne soffrirà. Ma tu sai cos'è stata per me Tata Pia? L'ho conosciuta nel momento di peggior crisi della mia vita da madre imperfetta, quello in cui avevo per figlio un indemoniato la cui nonna non riusciva a reggerlo più e mi caricava di ansia per le
Evvai!!!!!!
RispondiEliminaps se non mi rialzo vieni a tirarsi su eh.. ahhahahaahh
Vedrai che salti come una molla!!!
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