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Visualizzazione dei post da settembre, 2016

La mia prima estate SENZA mare: come sono sopravvissuta grazie alle Langhe e Roero.

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Cara Malù,  il tempo si è magicamente dilatato nello spazio lasciato libero dai libri . In realtà l'idea era quella di rimettermici sopra per tentare nuovamente il concorsone in caso di bocciatura (che ritengo probabile), ma al momento mi sto prendendo cura di tutto ciò che ho messo da parte quest'anno tra cui questo blog epistolare. Ho trascorso la prima estate senza mare della mia vita . Anzi la seconda, che la prima pare sia stata l'anno della mia nascita, il 1983, quando mia madre si sacrificò portandomi in montagna anziché in Calafrica ritenendomi troppo piccola. Sono stata un unico pomeriggio in spiaggia con le nuvole e un mare orribilmente sporco e agitato. Stop.  Tralasciando i noiosi dettagli che mi hanno portata a questa scelta, ti dico come sono sopravvissuta : girovagando tra le colline dove si trova il vino più buono del mondo e affogando la malinconia marittima in svariati bicchieri di questo. In poche parole, siamo stati nelle Langhe.  Inf

- Lo svezzamento culinario - PARTE SESTA: il soffritto.

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Cara Malù, questi due mesi passati con suoceri e Marito mi hanno impedito di progredire nel mio percorso verso l'autorealizzazione culinaria . Insomma non è che puoi essere così scortese da usufruire della cucina e della dispensa altrui come fossi a casa tua, considerato poi che pure a casa tua non usufruisci della cucina e della dispensa più di tanto.  Quindi mi sono adagiata parecchio . Fino al ritorno alla normalità e alla presa di coscienza che il Vichingo ha il diritto di variare un minimo la sua dieta, di mangiare cibo cucinato con amore anche dalla sua genitrice femmina.  L'attuale lavoro part time causa assenza della "nonna sbuffona" , rifugiatasi nella Calafrica per ben due mesi, mi ha costretta ad entrare in cucina e affrontare i fornelli : ho impugnato una padella, sguainato un coltello, guardato cosa ci fosse in frigo da dover "far fuori" (letteralmente..io uccido le mie pietanze cucinandole mentre i cuochi danno vita a piatt

Sweet september

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Cara Malù, no, io non faccio parte di quelle persone che " wake me up when september ends ", no, io voglio vivermelo il mio Settembre , voglio vivermi un nuovo anno, un nuovo inizio; voglio fare passeggiate in campagna immersa nei colori dell'autunno e voglio godermi le ultime giornate di mare, con un tramonto che arriva sempre prima e che rimane in assoluto il mio momento preferito in spiaggia. Voglio bere vino a qualche sagra di paese, festeggiare l'anniversario di matrimonio, riempirmi gli occhi dei colori e dei profumi dell'autunno, mandare a f....l'afa e le pezze di sudore perenni sotto le ascelle (come uccidere la poesia in un attimo..già..). E pazienza se Settembre significa anche il ritorno all'odiato lavoro, all'odiata routine, ai conti da pagare a fine mese; io ti voglio comunque bene settembre, sappilo! E poi voglio che esista un posto dove poter andare a cercare conforto e un caffè , dove nel menù si possano ordin