Analisi sensoriale di un inizio

Cara Malù,

sabato è iniziato il terzo e ultimo anno di formazione e abbiamo danzato "un inizio"
Come può essere un inizio? Cosa succede prima di un inizio? E dopo? Quali rumori ha un inizio? Quali sapori, quali odori? E come risulta al tatto

E' iniziata la vita nel Monferrato e ha il rumore della campagna, del vento che muove i rami degli alberi davanti al mio balcone, degli uccellini che iniziano a cantare all'alba...(e vabbè..) e delle macchine la mattina presto e il pomeriggio tardi, delle campane del Campanone, della tv e delle chiacchiere dei vicini, delle urla dei bimbi che giocano nel cortile della scuola vicino casa mia, del CIAF di uno schiaffo dato nel tentativo di uccidere l'ennesima zanzara.  

Ha l'odore di campi concimati e fuochi accesi, di erba tagliata e del caffè che qualcuno mette sul fuoco al posto mio la mattina. 

Ha ritmi lenti e scanditi con precisione, ha il calore del corpo di mio marito accanto a me nel letto ogni sera e della mano del Vichingo nella mia quando lo accompagno nella nuova scuola che pare piacergli così tanto. 

Ha il battito del cuore accelerato perché un po' spaventa e un po' rende euforici.

A volte cammina lentamente, così lentamente che ti pare non possa arrivare mai, altre volte corre come Bolt e ti coglie impreparato e inerme.

Sa di buono, sa di marcio. E' una melodia, è un frastuono. E' morbido, è ruvido. 

Quanti inizi diversi ci possono essere e quanti inizi diversi abbiamo danzato sabato insieme. 

Anche questo blog avrà, prima o poi, un nuovo inizio. Non so ancora come, se sarà necessario chiuderlo per ricominciare da zero su un sito professionale dedicato alla mia attività di danzaterapista o potrà confluire lì cambiandosi d'abito e d'intenti. Non lo so ancora ma indubbiamente ho bisogno di una vetrina per mostrare ed illustrare cosa sia la danza Fux e quale sia il mio lavoro come danzaterapista e questo non è lo spazio adatto.

Ma è meglio occuparmi di un inizio alla volta, piano piano, che ad ottobre, se tutto va bene, inizio il mio primo lavoro come tirocinante in danzaterapia in una casa di riposo ed è un inizio atteso da tanto, ha un retrogusto alcoolico, mi fa un po' girare la testa come il barbera ma è necessario per andare oltre e realizzare il sogno di "Vivere di danza"

Cosa mettiamo nella valigia di danzaterapiste in procinto di iniziare il primo tirocinio



Commenti

  1. l'optimum sarebbe un sito con blog annesso. però va bene anche questo. l'importante è che trasudi passione e che i contenuti siano puntuali. il resto lo può fare facebook, con la sua psicotica predisposizione alla condivisione che, in molti casi, torna utile. (in bocca al lupo)

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    1. Eh credo proprio sceglierò la prima opzione ma il prossimo anno, quando avrò iniziato effettivamente con l'attività. Al momento sono solo su IG, ammetto che facebook mi causa un po' di ansia ma dovrò superarla! Crepi, grazie!!

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  2. Sono così felice di saperti presa da questo nuovo inizio che sa di calore familiare e entusiasmo per la nuova attività. Qualunque scelta ti faccia, comunicalo sul blog, così potrò trovarti e seguirti!

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