Il paese di Nessundorme
Cara Malù,
una delle meraviglie di avere un pupetto è la possibilità di ricominciare a leggere libri di favole.
Voglio parlarti di una storia che mi è piaciuta da morire e che in realtà ho ricevuto in regalo molto prima che nascesse pupetto; le mie amiche di sempre mi conoscono e così, per un Natale di qualche anno fa, mi hanno regalato questo libro
Nel Paese di Nessundorme nessuno riesce a dormire e di conseguenza nessuno riesce a sognare; un fiore è solo un fiore, un bosco è solo un bosco e la luna solo la luna. Non esiste la fantasia, non esiste la magia e, soprattutto, non esistono le favole. Ci penseranno i simpatici membri della Combriccola della Mezza Luna a scriverle di nuovo, modificandole a loro piacimento (dato che nessuno se le ricorda più) e a riportare i sogni nel Paese di Nessundorme.
Ecco, questo libro è un segno. E' capitato nella mia vita per un motivo e lo leggerò a mio figlio fino allo sfinimento perchè contiene tutto ciò che credo sia fondamentale per formare un adulto felice: vuole convincere che i sogni sono vita e sono necessari come il cibo, l'acqua e l'aria.
Riporto i passaggi che mi sono piaciuti di più:
" Lei era lì, con le sue orecchie pelose e un’aria misteriosa; con quel sorriso in cui si specchiava ogni cosa bella del mondo. Proprio così, del mondo! Perché Topastrella aveva un dono: era una sognatrice.
"Dove hai imparato a sognare?" "Da piccola mia madre mi raccontava delle favole. Favole bellissime che
ascoltavo prima di addormentarmi.”
“Sai qui è bello però voglio andarmene…perché da quando
nessuno mi racconta le favole io non sogno più ed il mio cuore si sta spezzando”.
“Volevamo i sogni e li volevamo per tutti”
“Ecco Geo, una bambina può essere amica di una libellula? La
risposta è davanti ai tuoi occhi. Noi della Combriccola siamo tutti amici, eppure ti sembriamo così simili?"
Ben detto!!!!!!! :D
RispondiEliminaCerto, Malù! Senza sogni non è vita!
RispondiEliminaBellissima favola. Grazie!
RispondiEliminaGrazie a te! Son d'accordo Pat!
RispondiEliminaPure io, con il pargolo, ho ripreso in mano libri letti nella preistoria (i miei li ho conservati tutti, persino le storielle da 50 lire) e ho la scusa per fare incetta di bei libri per l'infanzia, che altrimenti non leggerei mai.
RispondiEliminaGrazie per la proposta.