Alla fine...l'ho fatto!

Cara Malù,

quando undici anni fa tagliai i ponti con quella che era stata la mia compagna di banco nel corso del liceo, incazzata come non mai e piena di quel senso di solitudine che aveva caratterizzato la mia permanenza alle superiori e che improvvisamente si riappropriava della mia testa senza alcun invito...mai e dico mai avrei creduto che mi sarei rifatta viva un giorno per manifestare quella che, alla fine, era la vera ragione di tanta rabbia: il dispiacere. Per come era finita male, per essermi sentita rifiutata, per la consapevolezza che nemmeno io potevo più frequentare quella persona e quel gruppo perché non mi sentivo a mio agio, per gli errori commessi, per la mancanza di moderazione (da parte mia). 

Eppure sono passati undici anni nel corso dei quali, nei momenti di particolare sfiducia, noia, insoddisfazione, ho sempre ripensato al "fattaccio", incapace di cancellarlo e di ridimensionarlo definitivamente. 

Mi sono sempre chiesta il perché di questa mia incapacità. Mi sono data molteplici risposte. Tra queste, le più vicine ad una qualche verità credo siano: 

1) non hai mai superato il senso di solitudine e le prese in giro del liceo. Quando si è ripresentata la stessa situazione, tutto ha ripreso forma e non se n'è mai andato, anche se nel corso di questi undici anni gli amici non ti sono mancati.

2) L'opinione che hai di te si identifica con quella che di te stessa hanno gli altri, anche se non hai stima di questi. Sapere che determinate persone ce l'hanno con te fa sì che pure tu ce l'abbia con te.

3) Non riesci ad accettare che qualcuno provi rancore nei tuoi confronti. Ancor meno riesci a lasciare delle situazioni in sospeso. Devi sempre e per forza ottenere la pace o comunque chiarire, anche per decidere di lasciarsi. Con le persone coinvolte nel "fattaccio" non ti sei mai chiarita ma hai solo ricevuto dei messaggi da parte di terzi interlocutori.

Tutto vero. L'autostima, a livelli minimi, e l'autocritica, feroce e spietata, hanno fatto sì che non lasciassi andare il mio passato
Sono sempre stata effettivamente una maniaca del controllo e della chiarezza; e parlo troppo, sempre troppo, spesso con le persone sbagliate; ero una ragazzina immatura sotto tanti aspetti e ho commesso molti errori anch'io. Ma non sono mai stata scorretta con gli amici. Ho avuto parole aspre e antipatiche nei confronti di chi mio amico non era e anche nei confronti di chi non lo consideravo più tale e di questo mi spiace. Ma non avrei mai mollato qualcuno dall'oggi al domani senza una parola. 

Fatto sta che i fantasmi del passato mi hanno ricercata tramite FB (che da questo punto di vista odio profondamente), ma solo alcuni e, in un caso, solo per farsi due risate guardando le foto del mio matrimonio (no, non si tratta della mia ex amica, tranquilli). 

Da qui, ho scoperto alcuni particolari delle vite dei fantasmi che mi hanno fatta ricadere nei soliti, logoranti pensieri. Soprattutto, ho scoperto che la ex amica ha avuto una figlia lo stesso anno in cui ho avuto Ciccio Pasticcio. E ho visto alcune foto di loro insieme e...che dire..sono davvero belle, raggianti e io ho provato felicità. E dispiacere per non poterlo comunicare.

Ancora, da qui ho capito anche che quel maledetto cambiamento che cerco in me e per il quale mi sto impegnando da alcuni anni a questa parte, è iniziato; io non lo vedo, non me ne rendo conto, si vede che avanza a piccoli passi malfermi ma, evidentemente esiste. Perché non sono mai stata capace di andare oltre il rancore se non dopo il tanto famigerato "chiarimento". 

E così, complice questo periodo di immobilità in cui tutto sembra procedere uguale a sè stesso, in cui mi sento perennemente in colpa per il mio essere madre lavoratrice che non riesce ad educare il figlioletto iper capriccioso e per il mio ciondolare sui libri come se il concorso si vincesse da solo, l'ho fatto. Ho fatto uscire i demoni dalla testa per renderli reali e le ho mandato un messaggio, dopo undici anni di completa sparizione da parte di entrambe, e l'ho fatto dopo aver reciso qualunque legame con qualunque persona collegabile al "fattaccio" (cioè quelle che mi avevano ricercata su FB). 
Una pazza insomma. Una pazza che si è sentita costretta a comunicare che le spiace per come è andata e che è felice di vedere la bella famiglia costruita. Tutto qui. Senza nessun altro scopo che non quello di liberarmi da una situazione irrisolta e poterci mettere un punto finale.

Naturalmente non ho avuto risposta. Mi avrebbe fatto piacere non perché voglia riallacciare un rapporto ma per poterci dire reciprocamente che non esiste più rancore. Il mio "mi spiace" non è stato né un' ammissione di colpa, né una richiesta di perdono, né un tentativo di rimediare a quel che è stato. E' stato solo la sutura di una ferita evidentemente mai richiusa del tutto. 

Ho lasciato andare, forse per la prima volta in vita mia. E da qui devo ricostruire. Ricostruire l'accettazione di me stessa. Dire anche a me stessa che mi spiace per tutti i casini che mi sono causata da sola e perdonarmi. 

Credo in sintesi di aver fatto bene a seguire questa voce che mi parlava da tanto tempo ma che non avevo mai voluto ascoltare perché mi vergognavo troppo anche solo a pensare di cercare un contatto. Nonostante in questo momento io sia probabilmente oggetto di scherno e di ulteriore biasimo da parte della destinataria e delle sue amiche, ho fatto bene. L'ho fatto per me, non per lei. E a volte fare la cosa migliore per noi stessi ci espone a molte critiche. Bisogna rischiarsela. 

Termino questo post con quella che è la mia attuale "canzone migliora giornata": La borsa di una donna di Noemi.


"La voglia di sorridere, di perdonare. La debolezza di essere ancora come la vogliono gli altri"

  



Commenti

  1. Posso soltanto dirti che sei favolosa!
    Io che potei essere tua madre, mi sono ritrovata in una situazione più o meno simile. 28 anni di amicizia buttati al vento da giudizi (dell'altra) pesante e senza sapere bene e cose, con vite completamente differenti. Situazioni agli antipodi.
    Anche per me c'è questo "sospeso" e ci sarà sempre perchè io non la cercherò mai più. L'avevo fatto i primi tempi. Lei mai.
    Allora ho risolto in modo diverso. Ho cancellato i l suo numero di telefono dal cellulare. Per me non esiste più!
    Anche perchè, non accetto critiche da chi conduce una vita totalmente diversa dalla mia, da chi non si ritrova nella mia situazione, da chi una volta che ha pensato per sè è a posto.

    Tu sarai senz'altro stata resa in giro per questo tuo contatto. Avfranno anche pensato che era il tuo modo di chiedere scusa.
    La cosa non conta più di tanto. SE ha fatto stare bene te va bene così.
    Adesco, capitolo chiuso. Si volta pagina e si ricomincia. Forza Malù!!!!!
    Bacio!

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    1. Ciao Pat, be se ripenso ad alcuni episodi legati al fattaccio...mi arrabbio ancora :) il punto era proprio lasciare andare senza riallacciare alcun rapporto ma sapendo che non si porta rancore...forse è una pazzia ma mi serviva per sentirmi a posto..sì sì capitolo iper chiuso! Io non sono il mio passato e nemmeno le opinioni altrui, sto cercando di impararlo! Un bacione e grazie!

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    2. Che a ripensarci certe cose portino ancora malumore se non rabbia ne sono più che convinta. Diciamo che lo so sulla mia pelle.
      Però il fatto di aver eliminato il numero di telefono per me aveva già significato sentirmi più leggera.
      A questo punto, sai che ti dico?
      Parafrasando non so chi... chi non mi ama non mi merita!
      Bacio stella!

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  2. Commuovente, dico solo questo e medito...

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  3. sei stata veramente grande ... anche perchè non hai avuto colpa di questa rottura ... mi sorprende però che la tua ex-amica non ti abbia chiesto nulla, mandato un saluto ...un toh chi si rivede ... io rifletto su questo ...magari lo farà in seguito ... te lo auguro... oppure devi prendere coscenza che alla fine la persona sbagliata era ed è rimasta lei ... un bacio grande ... <3

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    1. Ciao Giusy, sai sono passati così tanti anni che avrà solo pensato che sono pazza e pure ipocrita. Non importa, ripeto, ho consapevolezza che eravamo, e probabilmente siamo, sbagliate l'una per l'altra è non avrei voglia di frequentarla. Volevo però creare una fine più bella, ecco senza rancore:) un bacione!

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    2. Sai Malù che solo le grandi Persone possono volere una "fine più bella" per un rapporto finito male?
      Tu sei grande!

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    3. Sei troppo buona Pat, davvero :)

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  4. Non è facile lasciar andare... anzi... ed è il primo passo per andare avanti... Un grande abbraccio!

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    1. Ciao Francesca grazie per essere passata e per il commento! Ricambio l'abbraccio!

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  5. Insomma Malù hao fatto qualcosa di non facile,ma finalmente ti sei tolta da addosso un bel peso,e ora vada come vada...ma più leggera.
    Ciao

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  6. Penso che non sia stato per niente facile mandare quel messaggio. Io almeno sono una piuttosto orgogliosa con queste cose, anche se capisco il sollievo che si prova quando si depongono le armi.

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    1. Non è stato facile soprattutto perché sono passati così tanti anni che mi sembrava tutto privo di senso...ma non sempre è necessario fare cose sensate ;)

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